
La lingua svenduta. Piovono location - Difendiamo il dialetto e anche l’italiano
Difendiamo il dialetto, ma ora bisogna salvare anche l’italiano, idioma di un popolo con una precisa identità, che sta andando perduto.
di Marco CimminoDifendiamo il dialetto, ma ora bisogna salvare anche l’italiano, idioma di un popolo con una precisa identità, che sta andando perduto.
di Marco CimminoLa giornata di Lino è un viaggio nella giungla degli anglicismi: dallo shampoo “intensive” al “track-record” aziendale, passando per “legacy”, “family friendly” e persino una Colombina trasformata in “self made woman”. Una riflessione ironica, ma amara, sull'invasione dell’inglese nel nostro linguaggio quotidiano.
di Alvise CerviIl corso “Cör Bergamàsch” ha coinvolto con entusiasmo 25 partecipanti, tra cui emigranti bergamaschi e residenti in Bergamasca, desiderosi di riscoprire e valorizzare il dialetto locale. Concludendo con la lettura della commedia “I Rusteghi” tradotta in bergamasco, l'iniziativa ha rafforzato il legame con le radici culturali. Un successo che ha ottenuto il sostegno del Ducato di Piazza Pontida.
di Tiziano PiazzaUn’iniziativa originale a Vigevano sta aiutando a prevenire le truffe agli anziani, utilizzando il dialetto vigevanese. L’assessore Nicola Scardillo ha organizzato incontri anticrimine per gli anziani, coinvolgendo vigili urbani che parlano il dialetto locale, creando così una connessione diretta e comprensibile per la fascia più vulnerabile della popolazione. Un’idea che ha riscosso grande successo grazie alla sua vicinanza e accessibilità.
di SilliIl testo riflette sul ruolo dei chierichetti nelle cerimonie religiose, sottolineando l'importanza del loro impegno e l'esempio che danno agli altri, in un contesto di vita quotidiana che non è sempre facile. Si fa anche un confronto tra il passato, quando si imparava tutto in latino, e il presente, dove le cose sono cambiate, ma il valore dell'impegno rimane.
di Alfredo LecchiIl libro di Gabriele Rosa, "Dialetti, costumi e tradizioni nelle provincie di Bergamo e Brescia", è un'opera del 1850 che esplora le radici linguistiche e culturali della Lombardia. L'autore analizza l'influenza dei Longobardi e l'evoluzione del dialetto, raccogliendo oltre mille vocaboli con le loro origini. Uno studio prezioso sulla storia linguistica locale.
Il dialetto bergamasco è sempre più minacciato dalla mancata trasmissione alle nuove generazioni. La professoressa Federica Guerini spiega le cause di questa regressione e l'importanza di preservare le lingue locali.
di Il CronistaSegui il Giopì su i nostri social del Ducato di Piazza Pontida!