Lingua Bergamasca

Che fascino il dialetto! Un successo il corso per bergamaschi all’estero

di Tiziano Piazza
- 20 marzo 2025
Il fascino del dialetto bergamasco
Vecteezy stock image - foto di Michelangelo Oprandi

“È stato bello trovare persone nuove, motivate ed impegnate, che hanno partecipato con entusiasmo, ma soprattutto con costanza, nonostante, in alcune lezioni, si siano imbattuti in problemi di connessione alla rete. Veramente, persone fantastiche”. Così, si è espressa Giusi Bonacina, senatrice ducale e cavaliere jure pleno del Ducato di Piazza Pontida, in merito agli “incontri di familiarizzazione con il dialetto bergamasco”, dal titolo “Cör Bergamàsch”, promossi dall’Ente Bergamaschi nel Mondo, con il sostegno tecnico del Ducato di Piazza Pontida, e da lei diretti dal 16 settembre al 2 dicembre.

Un “pacchetto” di 12 incontri, sempre il lunedì, dalle 18.30 alle 19.30, che ha visto una solida partecipazione, con una media a “lezione” di 25 “corsisti”. Un successo, che la dice lunga sulla freschezza dell’iniziativa, che ha puntato a coinvolgere la platea bergamasca, in particolare gli emigranti bergamaschi all’estero, permettendo così di rafforzare il legame con le proprie origini, quelle dei loro genitori e nonni. “Certo, c’erano le affezionate Valeria e Nadia, dalla Svizzera e dal Belgio – continua Giusi Bonacina – Le stesse che partecipano da tre edizioni, ma con piacere ho trovato Rossana, Fabio, Arianna, gente di altre regioni, che hanno mostrato una gran voglia di imparare il Bergamasco, pur inciampando in errori di lettura.

Ma convinti, desiderosi di leggerlo e parlarlo. Una bella “classe”, eterogenea, dalle diverse provenienze e conoscenze, che si è divertita molto a leggere insieme a me “I Rusteghi”, una commedia in tre atti di Carlo Goldoni, che a suo tempo ho tradotto nel nostro dialetto, ambientandola in terra bergamasca. Una commedia con colloqui continui fra i personaggi, con una battuta dietro l’altra, che vuole immediatezza e una certa capacità recitativa. In questo hanno primeggiato le donne, più abituate a “recitare”, mentre gli uomini, seppur diligenti, sono stati dei “lettori” dei brani. Comunque, tutti fantastici”. “Questo forte coinvolgimento dei “corsisti” – prosegue Bonacina – mi ha permesso di rivalutare il mio scritto, che ho sentito leggere e recitare con grande entusiasmo. Per me è stato un piacere.

E grande la soddisfazione di vedere Riccardo che appuntava le parole più desuete, meno comuni del parlato bergamasco, riportate poi sulla sua pagina Facebook, quasi un diario delle lezioni”. Obiettivo raggiunto, quindi: coltivare e valorizzare il dialetto, per rafforzare la propria identità linguistica e culturale bergamasca. “Doveroso un ringraziamento al Ducato di Piazza Pontida, per questa opportunità – sottolinea il presidente dell’EBM Carlo Personeni - Teniano molto a questa iniziativa: oltre a far “rinfrescare” il dialetto fra gli emigranti bergamaschi in Italia e all’estero, fa scoprire la nostra “lingua madre” anche ai residenti in Bergamasca provenienti da altre regioni, che spesso sono sposati con partner bergamaschi”.

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