Turismo e Aeroporto Boom, L’atterraggio di Choruslife, la trasformazione di CittÀ Alta e i prezzi delle case alle stelle
Qualcuno ci ha fatto della facile ironia dicendo: “Se Bergamo è la città dove si vive meglio in Italia... chissà le altre!”. Non è un’osservazione completamente fuori dalla realtà, ma in effetti Bergamo è tra le città d’Italia dove si vive meglio. Lo dice la nuova classifica de Il Sole 24 Ore: i servizi funzionano abbastanza, gli autobus viaggiano con una certa regolarità, abbiamo uno degli ospedali migliori d’Italia. Il verde non manca, soprattutto se consideriamo la fascia dei nostri colli. Le nostre periferie vivono problemi di non facile soluzione, eppure sono migliori della stragrande parte delle zone non centrali delle città italiane.
Anni fa, mi aveva colpito un episodio. Ero andato a intervistare una giovane donna, una writer, una graffitista, che stava dipingendo un grande muro alla Celadina. Le chiesi della sua opera e pure un parere sul quartiere. Lei veniva da Roma, mi rispose che la nostra periferica Celadina per pulizia e decoro si poteva paragonare ai nobili Parioli romani... Insomma, i nostri quartieri non se la passano male se li si considera in confronto a quelli del resto d’Italia. Certo, la domanda rimane sospesa per aria... chissà gli altri. Il fatto è che tante città italiane sono messe veramente male. Noi dal punto di vista economico viviamo un buon momento, la disoccupazione è ai minimi storici.
Non sono soltanto rose e fiori: tanti salari sono bassi e diversi impieghi sono precari ed è per questo che per tanti lavori si fa fatica a trovare personale. Anche Bergamo vive il problema dei giovani che vanno all’estero, soprattutto quelli più preparati. Nonostante le nostre industrie, nonostante l’università e il Kilometro Rosso, nonostante il nostro ospedale. Negli ultimi anni abbiamo visto crescere il turismo, nel 2024 appena concluso abbiamo superato il milione di presenze turistiche (è una cifra che si ottiene moltiplicando il numero di turisti arrivati per i pernottamenti), risultato mai raggiunto in passato. Il nostro aeroporto continua a macinare record, abbiamo superato i diciassette milioni di viaggiatori, con un getto economico e soprattutto un indotto di una certa rilevanza.
D’altro canto dobbiamo registrare un inquinamento acustico al di sopra dei limiti accettabili e pure un forte impatto sull’inquinamento atmosferico, che si aggiunge a quello degli autoveicoli. Nonostante tutte le difficoltà del servizio medico di base, la nostra Ats (Agenzia di tutela della salute) è stata giudicata fra le prime cinque d’Italia. Chissà le altre città... sì, è vero. Chissà le altre. Ma noi ce la caviamo ancora. Abbiamo realizzato un progetto di rigenerazione urbana che ha portato in città l’avveniristico insediamento di Chorus Life con la sua Arena che, nei disegni iniziali, avrebbe dovuto sostituire anche il Palazzetto dello Sport di via Cesare Battisti e che invece non avrà questa funzione, tant’è che il Comune è corso ai ripari abbattendo il Creberg Teatro per realizzare il nuovo palazzetto della città. Operazione che ha suscitato parecchie perplessità: un teatro che cade è una ferita per una città. Sarebbe stato bello avere sia il Creberg che la nuova Arena per gli spettacoli.
Ma insomma, andiamo avanti. Considerando anche i miracoli della premiata ditta Gasperini & Percassi con l’Atalanta che vola non soltanto in Italia, ma anche in Europa. Bergamo città migliore d’Italia. Queste classifiche bisogna prenderle con le molle, se qualche anno fa eravamo al trentatreesimo posto (nel 2021) non è che poi abbiamo fatto i miracoli. Rallegriamoci e consideriamole come tendenze. Insomma, l’importante è che non le consideriamo verità assolute e che ci sediamo sugli allori. Nella classifica del Sole 24 Ore le città più premiate dal 1990 in avanti sono Bologna e Bolzano (cinque volte prime e tanti podi) mentre noi ci affacciamo alla vetta per la prima volta. I nostri cugini bresciani hanno letto il risultato e sono rimasti colpiti: hanno cominciato a parlare di “modello Bergamo” da perseguire.
Anche perché calcisticamente il Brescia se la sta cavando veramente male mentre l’Atalanta vola. Ma un conto è il calcio, un conto è la vita sociale, la dura esistenza quotidiana. A Bergamo, tutto sommato si sta bene, ma pure a Brescia le cose non vanno male... pensiamo alla loro bellissima metropolitana, per esempio. E poi è una verità antica quella che afferma che non è oro tutto ciò che luccica. Alla fine, lasciamo stare le classifiche e pensiamo ai nostri problemi, che sono tanti e che vanno affrontati con coraggio. A cominciare dalla sofferenza psichica di tanti ragazzi per proseguire con le denatalità, con l’inquinamento, con la povertà economica e culturale di buona parte della popolazione (attenzione però, non confondiamo la cultura con l’istruzione... sono due cose diverse).