Arte

Una Mostra per ricordare i cento anni del Ducato alla Sala Manzù di Bergamo

di Federico Mezzanotte
- 09 gennaio 2025
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Un’ultima grande mostra per spiegare al territorio l’importanza del ducato di Piazza Pontida nella valorizzazione e nella promozione della cultura bergamasca. A chiusura dell’anno del centenario - il 15 marzo 1924 si costitui uffiialmente il sodalizio con l’incoronaione del primo duca Rodolfo Paris - , il Ducato di Piazza Pontida offrirà tra pochi giorni alla comunità il centesimo appuntamento di quest’anno particolare:

«Cento eventi nell’anno dei cento»

Un’esposizione che dal 13 Dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 sarà visitabile presso la Sala Manzù della Provincia di Bergamo. Curatori dell’iniziativa sono i Cavalieri Ducali Franz Cancelli, Franco Colacello, Franco Freti e Primarosa Cadonati. Una delle cento iniziative nell’anno dei cento anni, per celebrare tutto il patrimonio del sodalizio, che è sempre stato al servizio dei bergamaschi e promotore di progetti culturali di grande importanza. La mostra, sarà inaugurata venerdi 13 dicembre alle 17 ed offrirà la possibilità di ammirare molto materiale bibliografico.

La mostra del Centenario del Ducato di pochi giorni si è conclusa presso la Sala Manzù a Bergamo

Tra cui raccolte di poesie, opuscoli e libri sui modi di dire dialettali, testi di commedie di autori del Ducato, riviste che ricordano le principali tappe della storia ducale, dizionari e grammatiche bergamasche e alcune edizioni storiche del «Giopì», che quest’anno ha celebrato 130 anni di vita editoriale.

In esposizione ci saranno altri tesori come la versione in bergamasco di Pinocchio, scritto da Carmelo Francio, editato nel 1994 per festaggiare i primi cent’anni del «Giopì» e usato come testo per i corsi di dialettio del tempo. Ci sarà anche

La leggenda della Corona in versi

una tavola enorme scritta da Crmelo Francia con una bellissima acquaforte. Non mancheranno anche le teste in cartapesta e i ritratti dei vari Duchi, quest’ultimi realizzati da Silvana Capelli e Aldo Bortolotti, oltre che antichi dipinti realizzati dal pittore Bernasconi.

Didascalia - Crediti

In Sala Manzù saranno presenti anche alcuni dipinti appartenenti alla quadreria Ducale, stendardi e labari e gadget vari (cravatte, fazzoletti, sciarpe e plaids) utilizzati per accogliere i nuovi Alfieri e Cavalieri. Immancabili poi saranno i simboli del Ducato, infatti i visitatori potranno osservare la corona utilizzata per l’incoronazione di Rodolfo Paris e il pendaglio ducale.Una parete sarà poi dedicata alle caricature e ai disegni di Giambattista Rossi.


Ci saranno riferimenti anche legati al musical, che nel maggio acorso è andato in scena al Teatro Donizzetti, e al film «Maschere in Volo», che è stato presentato in anteprima all’Uci Cinemas di Oriocenter. L’ingresso alla mostra sarà libero e gratuito.

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Bergamasco

Öna Stèla alpina söl sentièr

Frèsca, pura l’aria in del blo del cel.
Sparside niole bianche, ma sènsa’l vèl.
La montagna sèmper bèla e maestusa
col gris, vèerd e blo bè la se spusa.
La natura la libera la sò fòrsa issè
e, al progrèss, la stanta a stàgna drè.
Ona stèla alpina là fèerma sol senter
l’è u gran pass inàcc’n confrònt a ièr.
Chèi gròss pètai biànch e velodàcc
i è’l sègn di tèp in mèi cambiàcc.
Italiano

Una stella alpina sul sentiero

Fresca, pura nell’aria nel blu del cielo
Sparse nuvole bianche ma senza velo.
La montagna sempre bella e maestosa
col grigio, verde e blu bene si sposa.
La natura libera la sua forza cosi
e, al progresso fa fatica a reggere il passo.
Una stella alpina la ferma sul sentiero
è un gran passo avanti rispetto a ieri.
Quei grossi petali bianchi e vellutati
sono segno dei tempi in meglio cambiati
di Federico Mezzanotte
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