Arte

Il Pittore Mario Gotti

di Cesare Morali
- 15 novembre 2024
Il Pittore Mario Gotti

Mario Gotti nasce a Sorisole nel 1930. Fin da giovane mostra una forte propensione per l’arte. La sua formazione, iniziata in modo autonomo, passa attraverso gli insegnamenti del valente pittore Ferruccio Locatelli che gli fornisce i primi rudimenti della tecnica artistica e lo segue poi nelle iniziali esperienze pittoriche. L’appassionata espressione artistica di Mario Gotti, di genere figurativo, gli permette di rappresentare gli aspetti naturali con una ricca gamma di intensità cromatiche e con accostamenti tonali equilibrati e armonici.

Le tecniche usate vanno dall’olio alla tempera, al carboncino, all’acquerello. Il repertorio della sua produzione spazia dal paesaggio alla natura morta, ai fiori, alle composizioni con figure umane, all’arte sacra. I paesaggi, rappresentati in una piacevole e sobria descrizione, sono interpretati con un linguaggio personale che ne incrementa l’attrattiva. Sono i luoghi frequentati dal pittore: ridenti vigneti con filari di vitigni, tranquille vedute collinari con ruderi e cascinali, piacevoli valli, paesaggi montani, sottoboschi e stagni.

Nelle nature morte si apprezza la semplicità della stesura e della forma in cui tutto diviene essenziale e nello stesso tempo genuino. Corolle di girasoli, insieme di fiori di campo con varie cromie, esplosioni di colore nell’atmosfera primaverile sono alcuni dei soggetti che compongono la ricca varietà floreale che il pittore interpreta con vago sentimento poetico. Delle figure umane il pittore coglie prevalentemente il volume del volto e del corpo senza descrivere troppo le espressioni, definendole con tratto deciso, pieno di tensione.

I dipinti che raffigurano con freschezza di immagini scorci di località montane, interni di rustici, mucche al pascolo con figure di contadini e di pastori, mostrano

Mario Gotti, Maternità, olio su tela, cm.92x67, 2003.
Mario Gotti, Maternità, olio su tela, cm.92x67, 2003.

i protagonisti di una vita non sempre facile ma molto naturale. Tra i personaggi dei dipinti che appartengono alla tematica sacra il soggetto più meditato è Gesù Cristo. Molte sono le interpretazioni del suo volto rappresentato con energia espressiva e numerosi sono gli studi sulla deposizione.

Negli anni Settanta del Novecento il pittore Mario Gotti presenta la sua produzione artistica alla Galleria «La Garitta» diretta dal Segretario Italo Ghezzi. Alcune sue opere sono esposte alle due edizioni della «Rassegna dei pittori bergamaschi» negli anni Sessanta e altre al «Premio Oprandi». Nell’ottobre 2008 Mario Gotti ha preso parte con un bel ritratto del Santo Angelo Giuseppe Roncalli alla mostra allestita al Circolo Artistico Bergamasco che commemorava il cinquantesimo anniversario dell’elevazione al Soglio Pontificio di Papa Giovanni XXIII.

La facilità nella resa pittorica e l’abitudine ad eseguire la pittura del paesaggio en plein air hanno permesso a Mario Gotti di partecipare a numerosi concorsi di pittura estemporanea nei quali ha ottenuto premi, coppe, diplomi d’onore e risultati di prestigio. Tra le diverse pubblicazioni che hanno illustrato la produzione del pittore, davvero straordinaria è la grande monografia curata dal critico d’arte Lino Lazzari, che accompagnava l’esposizione svoltasi con particolare successo al Centro Culturale San Bartolomeo.

Una delle ultime esposizioni personali che ha ottenuto una proficua affermazione è quella allestita al Centro Civico di Petosino nel 2012. Mario Gotti muore a Bergamo il 13 ottobre 2022. Di Mario Gotti hanno scritto diversi critici tra i quali Umberto Ronchi, Angelo Geddo, Marco Lorandi, Amanzio Possenti, Elisabetta Calcaterra e Lino Lazzari.

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